«Houston mi rispondete??»
«Qui Houston, parla Zoe...»
«Ho
un problema… oggi mi sento così… dunque tutti sappiamo che io amo
George Tucker, ma lui si sa che sta insieme a Lemon. Ecco, io amo lui,
vorrei avere una vita con lui ma non si può perché sta per sposarsi. Ma
ultimamente c'è anche un topolone pazzesco di nome Wade che topolina la
mia ehm... tana! Sì, ogni tanto butta la zampetta! Non è che butta
proprio davvero la zampetta perché io e lui non facciamo sesso, quindi
Wade butta l'idea della zampetta. Che sarebbe anche simpatica come idea
se non fosse totalmente orripilante perché io non voglio mettermi con
Wade... io voglio George!! È George l'amore della mia vita, l'uomo che
voglio, ma è indifferente a me e al mio amore. È freddo forse per le
circostanze o forse perché, in barba a tutti, nella quarta stagione dopo
che lascia per me Lemon (che lo ha tradito con il sindaco) si mette con
Annabette. E poi viviamo in una piccola città, io non voglio fare la
sfascia famiglie. Lemon ha degli occhi così teneri quando non mi odia.
Invece Wade a modo suo mi vuole ed è un bravo ragazzo oltre che sexy. Ha
costruito il suo futuro nonostante le sue fragilità. Ed ha un gran
potenziale se non manda tutto al mattatoio con un colpo della sua
codina. Dunque, Houston, cosa mi consigli? Io non voglio mettere su
famiglia con Wade! Cosa che accadrà, se George non si decide a fare
qualcosa! Houston, qui Zoe... mi rispondi?»
«Zoe,
qui Houston, ti sento forte e chiaro... ehm... appoggia quel tuo
fumetto mentale, qui sulla terra è quasi buio. Presto i lampioni si
organizzeranno nel loro caratteristico pallore. La neve scenderà durante
la nottata, per via della pioggia, assumendo l'aspetto di una
brodaglia. Le auto, viste dall'alto, sembreranno scatole di latta
colorata, come fossero telecomandate. E mia moglie non mi chiamerà per
dirmi di star attento. Questa volta no»
«Ehm... tua moglie? Cosa l'è successo?»
«Niente, cara Zoe, è solo morta l'anno scorso. Ma tu raccontami le tue fantasie»
«Fantasie,
Houston? Tipo che la vita continua, succedono cose brutte e io sono qui
a farmi i film spaziali? Ma sono cose reali. Tipo domani passerò vicino
la casa di George e spero di vederlo ma anche no perché quel vederlo mi
farebbe fare altri due anni di delirio... mi dispiace per tua moglie...
se vuoi parlarne...»
«Zoe,
scusa per prima, ma ho avuto problemi col satellite, fa capricci, se
non bastasse ho avuto una nottataccia, da sonnambulo. No, lascia
stare... preferisco parlare di te ... capisco quello che vuoi dire su
Lemon. Su quegli sguardi che ogni tanto punta addosso. Sapevo anche io
che avesse in piedi qualcosa fuori a Tucker. Ma di questo Wade cosa
sappiamo? Okay, apprezzabile esteticamente, ma l'anima com'è? Dico, è
importante... bisogna che te ne appuri. Qui Houston, a te Zoe. Scusa
ancora ma sarà il vento, ma mi è comparsa una emicrania pazzesca»
«Sì,
lo so, faccio questo effetto qualche volta! Che strano però! Allora
Huston, mettiti comodo... Wade com'è? Andiamo, tu lo sai com'è Wade
Kinsella! Tutti lo sanno come è Kinsella. Un pazzo scatenato simpatico e
altruista, ecco cos'è. Ma è inaffidabile. Wade è inaffidabile. Butta la
zampetta ma non ha idee serie. Non fa progetti di una vita. Non crede
in se stesso. Lui... lui... è Wade! George com'è? Avanti, chiedimi
George com'è? George è solido. Almeno così dà a vedere. George è simile a
me. Viene da una buona famiglia. George conosce la city! Ha rischiato
tutto e si è buttato. Ha lasciato Bluebell ed è diventato qualcuno,
George. Anche Wade diventerà qualcuno ma lo sa solo il diavolo quello
che lo farà cambiare davvero. Houston, sono patatine il rumore che sto
sentendo?»
«Sì,
sono avanzi del macrobiotico di ieri sera, e lo so che devo smetterla
di mangiare male, ma che importa?... Su Wade, avrei anche io qualche
remora, ma chi può dirlo; magari trova la persona giusta, e riuscirà a
confluire il giusto assetto energetico dentro di lui. Le basi mi sembra
che Kinsella le abbia. Su George non metto becco; insomma è il tuo
ideale, siete fatti l'una per l'altro... Ma è la posizione di Lemon che
non mi è ancora chiara; sembra che giochi su due campi visivi dello
stesso emisfero. Vorrei che me ne parlassi di più di lei. Zoe, mi senti
meglio adesso?... Te lo chiedo, Zoe, perché qui c'è una tempesta di
vento. Sembra che stiano smembrando il quartier generale. Vogliono
ampliare l'area tecnica. Stanno buttando giù le pareti e il vento si
diverte a fare vortici e schiaffi alle vetrate. Su Lemon hai notizie
fresche? Qui ci sono due stagisti che sembra l'abbiano conosciuta alla
prima di Minority Report. Parlano di lei come una petite diva è così?!»
«Oh
mio Dio, lei è molto glamour, diciamo che se non fosse l'amore di
antica data del mio migliore amico e sindaco Levon io la ucciderei. Mi
ha odiato fin da subito per via anche di mio padre e poi di George. Ma
anche se non lo ammetterei mai, è una persona in gamba grintosa e piena
di risorse nonché bella. Io credo che le ho salvato la vita
trasferendomi a Bluebell, e lo capirà solo quando George la lascerà
sull'altare e lei potrà ricominciare e finire con Levon. Ma lo so che
non mi dirà mai grazie, anzi mi odierà fino a quel giorno! Solo che,
vedi, fino a quel giorno, anche se dura, io non posso farmi avanti come
vorrei. E intanto Wade topolineggia spavaldamente su di me! Ti sembra
giusto?»
«Zoe,
ho compreso cosa vuoi dire, ma lasciando un attimo in ghiaccio la
situazione Wade, mi concentrerei su quello che vuoi tu. Insomma, capire
quale strada intraprendere non è superficiale. Posso essere d'accordo
sulla tua attrazione per Tucker, ma con Lemon come la mettiamo? Io
proverei a indirizzare l'aspetto focale dell'enigma... tu, cosa vuoi?
Questo è basilare adesso; poi tutto diverrà un domino»
«Wow,
dico wow che domanda intelligente! Io lo so ciò che voglio, è solo che
non so esattamente come ottenerlo! Mhmm... bella domanda. Cosa vuole Zoe
davvero? Sposare Tucker? Io non lo so! Se chiudo gli occhi vedo quella
navata... sì, la vedo, e la voglio percorrere, voglio percorrere una
navata di tulle e rose per ogni fila di sedia. Voglio alzare lo sguardo e
trovar le mie più care amiche ridere di gioia mentre le sorpasso
soavemente con il mio vestito di pizzo e seta. Bianco no, rosa chiaro
con una fascia fucsia che evidenzia la vita e dà il via al breve
strascico. Sì, voglio alzare lo sguardo e trovarvi il suo che commosso
mi aspetta lì impallato come non lo è stato mai. Avrà uno sguardo
convinto di chi sa con chi vuole passare il resto della vita. Avrà uno
sguardo maturo e nei suoi occhi sempre belli, dentro ci saranno tutte le
nostre avventure impigliate come schegge nei pigmenti dell'iride. Mio
padre, insomma chi per esso, forse Levon? Mi darà il braccio e mi
consegnerà a lui ed io mi farò consegnare come fossi una fanciulla
spensierata e non una ninja dalle mille peripezie. La musica si
diffonderà per tutta la sala, che sarà luogo di unione e poi di
rinfresco fuori nel parco. Sarà una giornata di sole e non vi saranno
nubi abbastanza potenti da poter rovinar la gioia. Ci saranno danze e io
le aprirò imbarazzatissima e tutte le mie amiche rideranno e faranno
video, per poi ricattarmi su come danzo male. Ma per lui sarò una
principessa e sarà perso nella nostra felicità. Farà battute di spirito e
io riderò molto. Come finora non ho riso mai. Lui avrà uno smoking nero
e un galante cravattino. E i suoi opali splendenti saranno cammei dei
miei occhi meravigliati e felici. Aggiungerò questo ricordo quando sarò
sazia di giorni e molte altre più avanti, come il susseguirsi della sera
che diviene mattina e trasforma e congiunge due anime in una sola. Io
vengo da New York, e forse sono un po' viziata e volubile ma ti posso
assicurare che qualcuno vedo che mi aspetta...»
«Sai
Zoe, io ti conosco appena. Cioè, tu mi dici parole bellissime. E io non
posso fare altro che ascoltare. E da quello che mi racconti, da quello
che confidi, mi affascina il tuo pensare. Questa anima che trabocca di
sentimenti, e sono convinto anche io che ci sia qualcuno che ti stia
aspettando; non importa che sia di New York. Anche se ti credi
viziatella. Altro, Zoe, non ho da aggiungere; confido in una nottata
serena per entrambi, qui il vento si sta placando; c'è un’enorme luna; e
tante bellissime stelle. Mia moglie ti avrebbe tanto apprezzato»
«Qui,
caro Houston, non vi sono stelle da vedere ma un gioiello chiamato
terra. Non lo so se scenderò più sulla terra con tutte le sue bagarre
inutili. La natura è un meraviglioso regalo che ci ha posto
l'onnipotente per ricordarci nonostante tutto il suo amore. Qui nello
spazio etero di un web ho riconosciuto me stessa. Adesso so chi vedo su
quella navata... io vedo... ehm… Oh mio Dio, Houston, hai visto che sta
scrivendo sul suo blog George?? Ti passo il link…»
«Link
ricevuto ed ho letto. Pare anche me; le sue parole sono risuonate per
tutto il web... sembra avere una crisi mistica, qualche epurazione
terrena in corso; sembra di sentire un naufrago... Zoe, dimmi cosa ne
pensi, ti giro alcune parti che trovo interessanti...
Dal blog: Ho
fatto un sogno strano questa notte. La notte era sopraggiunta come una
veste inghiottendo il vento, le luci, le speranze. Ancorato alla boa
della vita, cercavo di non pensare a quello che sentivo. Al mondo
sommerso che occupava l'abisso. Quello dell'oscuro. Quello dell'animo.
Anche se avevo tenacia avevo iniziato a sentirne i brividi. E anche se
cercavo di trattenerli non riuscivo a frenare il battito involontario
della mascella. Non avevo più pensieri. I pochi che avevo, si erano
confusi col vento. Era una sensazione di smarrimento quella che
avvertivo. Un vuoto siderale che mi aveva colpito e non faceva che
acuire nei sensi. Nel malessere dell'insieme. Avevo gridato per un po'
fino a sfiancarmi, illudendomi che qualcuno potesse udire i miei
lamenti. Ma tutto era andato vano. Mi ero messo allora il cuore in pace.
Cercando di risparmiare le forze... ma qualsiasi cosa facessi lei c'era
ancora, là al suo posto nel mio cuore e nascosta nella mia mente.
Oh povero è depresso. Mo' scrive anche! E poi a chi? Senti qua... o meglio leggi...
Dal blog: Vedi,
mia buona amica, come suona la tua anima? Già. Piano, come un soffio di
vento che accarezza la sua cristalleria migliore. Veloce, come l'attimo
che mi rapì e poi mi restituì uguale, sì ma cambiato, forse migliorato.
Intimo, quindi sacro il momento in cui le tue dita mi accarezzarono il
viso. Esse scesero e salirono e melodiose parlarono alla mia anima. E
l'immagine che nacque da questo fondersi fra noi è un mosaico che
nasconde le tue cose più profonde, la tua essenza, l'immagine reale di
noi. Ma che al vento gelido della realtà esploderebbe in mille pezzi
nascondendo quel che siamo. Quella tua voce che chiama con la stessa
forza con cui mi tiene lontano. Cerchi di plasmarlo questo mio
sentimento ma lui plasma me. Su di esso non c'è signoria o legge che lo
governi. Non c'è vento che lo plachi. Potrei esserti amico, infatti lo
sono, tutto potrei ma non deluderti, farti del male. E tu mi parli, mi
parli, mi parli ancora, come la tua anima che suona, suona, suona nella
mia memoria. Chiudo gli occhi e forse solo cosi ti avrò accanto. Rivedrò
lei che mi bacia le labbra e l'anima.
Dal blog: Credo
che il cuore, abusato fin che vuoi, possa essere nirvana a tutta
l'ipocrisia, l'odio, la superficialità che ci invade e inaridisce. Ho
questo cuore e lo spremo; fosse l'unica, la sola cosa che farò. Non so
se faccio bene a fare questo; ma so che quando gonfio di passioni il
cuore, il mio corpo sta meglio. Riesco a percepire in quei frangenti
leggerezza e conforto. Ultimamente sto leggendo troppo di Russell - la
conquista della felicità mi ha svoltato. Come gli aforismi di
Schopenhauer… forse farei bene a tornare a Zagor... forse meglio
chiudere il capitolo Zoe, New York e il bacio. (pensiero del giorno)»
«Ehm...
chi è sta Zoe adesso!?? Hey hey... Oh oh oh... Zoe chiama Houston...
Houston, sono forse io ‘sta Zoe? Egli forse mi ama? E perché scrive
invece che non dire? Sai, Houston, una grande mente a suo tempo disse:
Un uomo che non parla o ama poco o ama troppo. Tu non pensi, Houston?
Sto cadendo dalle nuvole e com'è dolce il mio scivolare nell'oblio senza
la collisione sulla realtà. Oppure di realtà si tratta e il mio
scivolare non è altro che un ruzzolare giù per terra? Confusione...»
«Qui
Houston; scusa, cara Zoe, ma vorrei tirarmi fuori da questo dire; amare
tanto o poco. Ognuno ama come può, in base alle sue possibilità. Questo
non preclude il fatto che ami meglio o peggio di altri. Mi sa però, da
spettatore della vicenda, che George si trovi in un momento di ambascia
emotiva... sarà forse l'età o il fatto che lo hai baciato. Lo hai
baciato, Zoe, a New York? Ma la stagione nuova che oramai incalza
svestendo il sentimento di rinascita. Non saprei trovare parole per lui;
se non che gli ci vorrebbe un nuovo incontro se non riesce a scegliere
te. Un incontro senza inganni, piano piano, come sfogliare un romanzo da
leggere a piccoli sorsi; gustandone le sfumature; scovandone dietro
ogni pagina una piccola verità. Un filo conduttore che lo accompagni
all'epilogo. Trasognando. Insomma come feci io prima di sposare mia
moglie. Ma poi di Wade hai saputo qualcosa?»
«Che
romantico che sei, amico mio! Eh sì, è successo ma poi niente. Io lo
farei pure di nuovo un incontro con George, ma non so a Bluebell nah,
come minimo incontro cento persone pronte a fare la spia. Forse lo
porterei o mi farei portare alla city, ma è un po' lontana da noi. Non
saprei, in verità non sono abituata a queste situazioni. Wade? Oh sì,
Houston! Scrive sui social, adesso si è messo a fare il poeta anche su
Instagram. Bravino per la verità. Pieno di donne con la lingua
penzolante o le tette in expo. Bha! Ma chi lo vuole... poi non capisco
se parla di me o no. Sempre così malinconico e romantico ma ambiguo...
la sua è la tipica vita di un cacciatore di donne. Chissà che gusto c'è?
Che tempo fa sulla terra? Dimmi cosa vedi che ho nostalgia...»
«Zoe,
qui sulla Terra c'è una calma apparente. Sembra il silenzio che
riavvolge sulla tempesta. Anche se il clima è finalmente mite. La bella
stagione sta prendendo il sopravvento. Ci sono fiori di pesco
dappertutto. Dal rosa cipria all'indaco. E poi macchie di gelsomino e
sgargianti corolle di rosa canina. Ortensie a secchi e poi tulipani,
giacinti, genziane, cinerarie viola e scarlatte. Lunghe rive di papaveri
e distese di girasoli a perdita d'occhio. Ritti e insensibili al vento.
La notte è stellata anche stasera. Le luminarie sembrano sguardi di
puma. Gemme o solo destini che attendono la discesa»
«Houston,
torno a casa, ho finalmente deciso. Torno a casa perché ad una felicità
fittizia e troppo bella ne preferisco una vera. È tempo di crescere e
poi so che George ha lasciato Lemon (lo ha linkato gola profonda nel suo
blog) ed è giusto incontrarlo per un’ultima sentenza che può essere di
vita o di morte. Oggi se in un modo del tutto alla serendipidy lo
incontrerò, allora darò la mano al suo per sempre ma se per sfiga
dovessi incontrare Wade, allora in quel caso... be’ tutto cambierebbe di
nuovo. Grazie di tutto, Houston. Passo e chiudo»
«Zoe...
Zoe... sei già scesa? Ehm, come dire... il tuo serendipidy sarà molto
veloce... qui fuori ci sono George e Wade per te... come non detto! Per
adesso è tutto. Grazie. Passo e chiudo. Buona vita, cara Zoe!»
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